C’è l’ho fatta: ho vissuto per ben trentuno giorni senza frigorifero e, dato che non sono morta né di stenti né a causa di quei cattivoni dei batteri, è il momento delle conclusioni finali. Dopo qualche difficoltà ho imparato ad organizzarmi con la spesa: grandi acquisti il sabato e capatina infrasettimanale al negozietto per i prodotti da consumare in giornata o per rimpinguare la dispensa. Comprando in piccole quantità capita che a metà settimana buona parte della spesa “fresca” sia finita; ma ci sono sempre pasta, riso, orzo, farro e kamut, quindi non c’è il rischio di morire di fame.

Ho mangiato moltissima verdura e ho scoperto che a temperatura ambiente alcuni ortaggi sono molto più buoni, soprattutto i pomodori e le zucchine. Anche le fragole e le ciliegie conservate fuori dal frigo risultano più saporite. Ho eliminato burro e latte, ma non le uova. Mi sono concessa addirittura qualche formaggio, comprato e consumato in giornata; la mia amica Martina mi ha raccomandato molta attenzione con i latticini, poiché i batteri che si formano sui formaggi a causa di una scorretta conservazione sono incolore e inodore, ma molto dannosi per la salute, meglio non rischiare. Ho trovato anche budini che si conservano a temperatura ambiente (Sterilgarda e Valsoia), quindi diciamo che mi sono fatta mancare poco e niente. L’acqua tiepida non è il massimo, ma non è nemmeno una grande tragedia; mi è capitato di berne un bel bicchiere freddo fuori casa e mi si è piantato sullo stomaco quindi mi sto quasi convincendo che bere acqua a temperatura ambiente sia meglio. La birra l’ho comprata all’ultimo minuto già fredda di frigo perché calda, sarete d’accordo, non si può bere.

Per quanto riguarda il risparmio in bolletta, appena arriverà vedrò quanto ho guadagnato in termini economici. Di sicuro ho già risparmiato, perché sono stata brava fin dall’inizio a calcolare le giuste quantità da comprare e da cucinare, quindi non ho buttato via nulla ed è la prima volta che mi capita da diverso tempo. Il mio frigorifero era infatti un habitat naturale di varie muffe che risiedevano lì, su cibi nascosti da altri cibi, avanzi dimenticati dietro alle confezioni più grandi, verdure acquistate in quantità industriali che non avevamo modo di consumare prima che la natura facesse il suo corso. Come sospettavo il frigorifero non mi aiutava a conservare, ma mi dava modo di accumulare troppo, diventando l’anticamera per la spazzatura.

Anche per questo, ho deciso di venderlo e per il momento si andrà avanti senza. A breve sceglierò uno dei due non-frigoriferi che mi hanno proposto Giacomo e i ragazzi del laboratorio TAC; forse un giorno deciderò di comprare un piccolo frigo da tavolo (rigorosamente usato) per i mesi più caldi, ma d’inverno credo che il balcone sia più che sufficiente a raffreddare i cibi. Quindi è ufficiale: si può rinunciare al frigorifero, almeno per nove/dieci mesi l’anno.

Sono contenta e soddisfatta di aver intrapreso questa “avventura”, perché mi ha dato modo di sperimentare nuovi ritmi e di rapportarmi in modo più consapevole al cibo. Inoltre ho avuto l’occasione di confrontarmi con chi mi legge e di conoscere, seppur solo virtualmente, Guido delle Frigo Free Family, Matteo e Andrea del laboratorio TAC, Giacomo Moor e la giornalista e scrittrice Marinella Correggia. Tutti mi hanno dato consigli, suggerimenti e incoraggiamento e Marinella ha ispirato la prossima eco fatica. Un’anticipazione? Oggi è la giornata mondiale senza tabacco, dico solo questo.

 

 

 

26 risposte a “Un mese senza frigorifero”

  1. Avatar elena

    tatiana, tutte le volte che apro il frigo penso a te 🙂
    di sicuro mi hai convinta che, quando si scasserà (è del ’93, potrebbe succedere), prenderò un frigo più piccolo – magari, per quel momento, anch’io avrò deciso di far senza…

    1. Avatar tascabile
      tascabile

      devo ancora valutare l’aspetto “frigo più piccolo” perché mi hanno detto che più sono piccoli, più l’aria fatica a circolare come si deve e ciò è male. indagherò. comunque il tuo frigorifero potrebbe resistere ancora per anni e anni, mia nonna ne ha uno d’antiquariato e regge ancora 🙂

  2. […] (eco) idee tascabili di Tatiana vi segnalo Un mese senza frigorifero, resoconto dell’esperimento (direi decisamente riuscito) di […]

  3. Avatar Luisa
    Luisa

    Oggi ho spento il frigo anch’io, che bella sensazione :-)!

    1. Avatar tascabile
      tascabile

      colpa mia? 🙂

  4. […] dei trenta giorni successivi. Alla fine non sono arrivata a conclusioni molto lontane da tascabile nel suo mese senza frigo: penso che anziché fare una spesa alla settimana e arrancare carica comprerò in pausa pranzo o […]

  5. Avatar Luisa
    Luisa

    sììììì! anche se era sempre semivuoto non avevo mai pensato alla possibilità di spegnerlo, siamo talmente abituati! a proposito, come va con la pasta madre?

    1. Avatar tascabile
      tascabile

      sono colpevole di aver ucciso un frigorifero! e anche la pasta madre 🙁
      ma non è stata colpa del frigorifero, in realtà fuori dal frigo è andata alla grande e non l’ho rinfrescata molto più spesso di prima; è che ad un certo punto, non so come e perché, me la sono proprio dimenticata. mia madre comunque ce l’ha (è sempre un rinfresco della mia), quindi appena mi ricordo me la faccio dare (magari dopo l’estate, perché accendere il forno con questo caldo…)

  6. Avatar gena
    gena

    Ma io non riesco vivere senza un frigorifero! Ho trovato uno, piccolo ma carino, nel http://www.pricedefy.it/comparatore/frigoriferi-e-congelatori

  7. Avatar David
    David

    Guardate questo link di questa bravissima designer Coreana (Jihyun Ryou) che nel 2009 ha disegnato un set di mensole per conservare il cibo fuori dal frigo!!!

    http://savefoodfromthefridge.blogspot.com/

    http://mocoloco.com/archives/012647.php

    http://www.ediblegeography.com/the-anti-fridge/

    Ciao a Tutti!

  8. Avatar Alessio
    Alessio

    ciao, interessante blog e ti faccio un elogio per tanta caparbietà. Ma io continuo a non capire perchè dobbiamo ostinarci a combattere contro la tecnologia che in questi ultimi anni ha fatto passi da giganti e rispetto al frigo della nonna con apertura a pedale utilizza un decimo dell’energia elettrica. Se dal medioevo ad oggi conserviamo i cibi i modo migliore è grazie al frigo, forse dovremmo migliorare il modo di concepirlo pensandolo in modo meno consumistico, acquistando solo i prodotti che servono e che verranno consumati in breve tempo. Poi quando leggo di vivere senza lavatrice … beh… allora vogliamoci male e laviamo i panni al fiume per renderci felici . scusate per questo commento fuori dal coro

    1. Avatar tascabile
      tascabile

      premesso che non penso di rinunciare alla lavatrice e che il frigorifero l’ho riacceso (penso che lo ri-spegnerò con il ritorno del freddo), non sono tanto convinta che la tecnologia ci sia stata poi così utile. in parte ovviamente sì, però tutto questo inquinamento non è forse dovuto alla nostra crescita? auto, aggeggi elettrici di ogni tipo, aria condizionata eccetera.
      non voglio dire che nel medioevo si stava meglio, però ai tempi di mia nonna probabilmente sì, perché si era raggiunto un equilibrio tra comodità e inquinamento. poi abbiamo esagerato, e ne stiamo pagando le conseguenze, mi pare. no?

  9. Avatar Daniela P.
    Daniela P.

    Oggi ho spento il mio frigo: ho tirato un sospiro di sollievo che mai ho provato prima..
    Ci pensavo da tempo ormai, credo da un annetto, e la causa maggiore che mi ha portata a tale gesto é l’accumulo di cibaglie che spesso é andata a finire diritto nel raccoglitore dell’organico, le muffe che si sviluppano su formaggi, il gusto dei cibi pesantemente modificato.
    Deduco che il gusto cambi a causa di una componente chimica, ma il frigo cambia il gusto.. Quindi la chimica del cibo stesso.

  10. Avatar davjdek

    Nuove idee per nuove ecofatiche: un mese senza acqua calda (magari d’estate, se d’inverno sembra esagerato), un mese semi-invernale senza riscaldamento (novembre, sempre per non esagerare), un mese senza telefono (né cellulare)… tutte cose che non ho ancora provato ma vorrei proprio iniziare. A proposito di riscaldamento, che temperatura tieni in casa?

    1. Avatar tascabile
      tascabile

      sono eco-fatiche che ho valutato; senza acqua calda e senza riscaldamento le ho scartate perché non mi convinco sull’effettiva utilità delle rinunce: senza acqua calda vorrebbe dire lavare i piatti con più acqua piuttosto che con meno acqua bollente, che li lava meglio; senza riscaldamento si rischia di far formare la muffa sui muri. sul senza cellulare (il telefono fisso non ce l’ho) ci sto ancora pensando, anzi mi “piacerebbe” tentare un mese senza tecnologia, ma temo di impazzire 😀
      ps: in casa mia la temperatura oscilla tra i 16,5°C e i 18°C (oggi 16,5).

  11. Avatar davjdek

    How strange… anch’io sono esattamente a 16,5. Chissà che non ci sia un motivo fisiologico dietro questa scelta (al di sotto dei 16,5 non riesco a scendere senza sentire freddo). Di notte e quando sono fuori casa tengo i 14,5. Ho sperimentato che abbassarla ulteriormente la notte fa consumare di più anziché di meno. Sono sempre utilissimi i confronti su questa materia. Vai tranquilla col mese senza tecnologia: la salute mentale ne trae un beneficio inimmaginabile.

  12. Avatar davjdek

    Ti chiedo un consiglio, sperando di non essere molesto: da domani spegnerò il mio frigo per almeno un mese. Ho bisogno di sapere quanti giorni posso tenere le uova in casa (ora con circa 20°),e quanti giorni i formaggi stagionati. Devo conservarli chiusi in una vaschetta con coperchio ermetico oppure aperti perché prendano aria? Ti sarò immensamente grato se vorrai e potrai rispondermi.

    1. Avatar tascabile
      tascabile

      ciao! le uova si conservano a temperatura ambiente fino alla scadenza (in molti supermercati, ma anche nei negozi non le tengono in frigorifero!). con i formaggi è più complicato perché possono sviluppare batteri non visibili ad occhio nudo e inodori se mal conservati; vanno tenuti nella carta (tipo la carta marroncina oleata da un lato o i sacchetti del pane), chiusi ma non ermeticamente e si conservano, a seconda del tipo di formaggio, una settimana massimo due se sono tagliati (per capirci, la forma di pecorino sta lì anche per più tempo, ma se il formaggio è tagliato dura meno). per andare sul sicuro sulla questione batteri, io ti consiglierei di comprarne meno e finirli entro una settimana al massimo.

      1. Avatar davjdek

        Grazie dei preziosi consigli! Ovviamente il formaggio (solo stagionato, mai fresco) lo mangerò in settimana. Lo metto dunque nel sacchetto del pane. Il frigo l’ho spento stamattina e vorrei resistere due mesi (fino all’arrivo del caldo). Approfitto per suggerire l’adesione a Salvaiciclisti (www.facebook.com/groups/salvaiciclisti). Grazie ancora!

  13. Avatar Sara

    Ho letto che compri Sterilgarda, te la SCONSIGLIO!!!! E’ stata implicata in moltissimi casi di latte avariato, riciclato sotto altre forme, e ppieno di roba chimica. Noi abitiamo in provincia di Brescia e qua da me, conosco forse una o due persone che lo comprano, gli altri lo evitano tutti!

    Ciao!

  14. Avatar Abdellah Charaf
    Abdellah Charaf

    buongiorno io vivo da febbraio senza energia elettrica:quindi senza frigo e acqua calda. per il frigo i mesi invernali e ok d estate la carne e i formaggi frechi solo da consumare in giornata. frutta e verdura sempre da consumare in breve tempo.per la doccia mii lavo in poscina per o vestiti li lavo con aqua riscaldata sul gas perr la lice usp delle candele. per ricqricare cell ecc. uso la batteria dell auto con trasformatore e multipla

  15. Avatar JosephyneCuda
    JosephyneCuda

    Ciao
    Io per l’acqua ho il pannello solare e ho visto da qualche parte una cosa che l’attacchi alla finestra e ti ricarica il cell.usa il sole e costa solo € 43
    Magari in un altro commento vi dico il sito
    Comunque senza tecnologia e TV io mi sono quasi sentita meglio ma per una settimana

  16. Avatar greta

    E’ successo per caso, o meglio per necessità. Ci si è rotto il frigo mentre eravamo indaffaratissimi ad organizzare la fiera Fa’la cosa giusta così abbiamo rimandato l’acquisto a tempi migliori. Allora ho impilato sul balcone due ceste recuperate dal fruttivendolo, mi sono armata di contenitori di plastica un pò grandi per le verdure, di quelli a chiusura ermetica, e poi degli amici mi hanno regalato dei contenitori di polistirolo che si usano per la mozzarella.

    Risultato le verdure si conservano benissimo, fai più attenzione a non avanzare cibo, e compri e consumi subito quello che non puoi conservare (carne, pesce, ecc…). Che dire si vive benissimo senza frigorifero. Per quest’estate stiamo valutando di comprarne uno piccolo, visto che il freezer non mi manca. E poi l’inverno prossimo lo spegnerò di nuovo. E come me ci sono tante altre persone che lo raccontano qui http://contiamoci.com/p/112:spegni-il-frigo-dinverno

  17. […] (eco) idee tascabili di Tatiana vi segnalo Un mese senza frigorifero, resoconto dell’esperimento (direi decisamente riuscito) di […]

  18. […] dimostra ad esempio l’esperienza di Tatiana, blogger ecologista che sul suo sito racconta con soddisfazione di aver resistito per ben 31 giorni senza utilizzarlo e che pare aver imparato […]

  19. Avatar Antonio N. M.
    Antonio N. M.

    Sono ormai oltre 4 mesi che sono senza frigorifero, perché non posso ancora permettermelo. E’ un po’ disagevole, perché mi costringe spesso a mangiare qualcosa di diverso da quello che mi va, solo perché altrimenti andrebbe a male. Oggi ho mangiato carne cotta (vitello tonnato) che era stata un giorno in frigorifero altrui e altri 2 giorni in casa mia, a circa 24°. Non aveva un sapore ottimale ma non era ancora diventata scura. Spero che mi leggerete ancora…