La scorsa settimana ho ricevuto alcuni libri sul mio argomento preferito – la cosmesi naturale– e su quello che più odio in assoluto – le pulizie – perché per sostituire efficacemente i prodotti chimici che usiamo ogni giorno bisogna conoscere nel dettaglio le alternative. Oggi vi parlerò del miglior prodotto naturale per affrontare lo sporco ostinato: l’aceto.

Tutti noi ecologisti e ambientalisti abbiamo eliminato o limitato l’utilizzo dei detersivi industriali e adottato l’aceto per le pulizie (io ad esempio lo preferisco all’acido citrico e al bicarbonato), ma chi volesse saperne di più riguardo a questo liquido miracoloso e versatile può procurarsi un bel libriccino appena uscito: si intitola appunto L’Aceto (Edizioni Xenia) e racconta in modo scorrevole e chiaro caratteristiche e virtù di questo prodotto usato fin dall’antichità.
Nella prima parte del libro vengono presentati i vari tipi di aceto citandone alcuni che non sapevo nemmeno esistessero, tra cui l’aceto di riso o di cocco. Si concentra poi su quello di vino, spiegando nel dettaglio come avviene la reazione chimica che dà luogo all’aceto, illustrando la composizione tipo e i principali metodi di preparazione di questo prodotto dai mille usi; a questo punto il lettore sa che tipo di aceto scegliere in base all’utilizzo che intende farne, prestando attenzione alle etichette se lo acquista a scopo alimentare.

Iniziano poi le ricette: l’autore – Luca Fortuna – è naturopata e vede nell’aceto un valido rimedio per la salute, proponendo facili preparati a base di acqua, aceto e olii essenziali per disintossicarsi, aumentare le difese immunitarie o curare disturbi piccoli e grandi, dalla digestione alla candida. C’è anche un “trucco” per perdere peso: “due cucchiaini di aceto di mele diluiti in un bicchiere d’acqua presi alla mattina garantiscono una diminuzione di peso di circa 3 kg al mese”. Proviamo subito?
L’autore introduce un argomento che merita di essere approfondito: l’acidità dei cibi che mangiamo. Nel libro ho trovato tabelle con gli alimenti più comuni e il loro grado di acidità e mi piacerebbe trovare altre letture che trattino il tema dell’alcalinità e acidità degli alimenti, con consigli su come bilanciare una dieta per regolare il rapporto acido-base: ne conoscete?
Continuando la lettura, scopro che l’aceto si utilizza anche in cosmesi (gira che ti rigira la mia amata cosmesi naturale torna sempre) e che si possono realizzare tonici per la pelle del viso e del corpo che dovrò assolutamente sperimentare.
Arriviamo poi alle pulizie: io utilizzo già l’aceto nei miei spruzzini per pulire tutte le superfici lavabili della casa, vetri compresi. Lo uso anche in sostituzione dell’ammorbidente in lavatrice, con l’aggiunta di oli essenziali per profumare la biancheria, come anticalcare per pulire bollitori, pentole e vetro, per togliere lo sporco bruciato dalle pentole e risolvere efficacemente il problema degli scarichi intasati insieme al bicarbonato. Non sapevo invece che l’aceto potesse risultare utile come pretrattante sulle macchie ostinate al posto del sapone di marsiglia, o per rimuovere le etichette adesive; nel primo caso basta tamponare il tessuto senza strofinare, nel secondo bisogna spennellare l’etichetta con aceto. Non so se capita anche a voi, ma quando compro un utensile da cucina – dalla pentola alla brocca – non c’è verso di eliminare la colla dell’etichetta, né con acqua calda né con alcool e alla fine mi ritrovo con pentolini rigati fin da subito a causa del mio sfregare per rimuovere i rimasugli di adesivo: basta l’aceto, buono a sapersi.

Ora che abbiamo scoperto vita morte e miracoli dell’aceto e ne consumiamo quantità industriali, come risolvere la questione delle tante bottiglie vuote da smaltire? Nell’ultima parte del libro viene spiegata nel dettaglio la procedura per fare l’aceto da sé: è abbastanza semplice e risolve lo spreco di vetro, vale la pena sperimentarla.

10 risposte a “Pulizie ecologiche: l’aceto”

  1. Avatar elena

    Questa cosa dei tre cucchiaini d’aceto ogni mattina la provo subito!!!! o’ miracolo, magari….:-)

    1. Avatar tascabile
      tascabile

      da domani provo anch’io 🙂 ho dimenticato di scrivere per quanto tempo va preso; controllo sul libro e ti faccio sapere.

  2. Avatar giulia
    giulia

    l’aceto per me è stata una grande scoperta!! e non smette di stupire… la storia della colla delle etichette non la sapevo e spero che l’aceto funzioni!
    hai intenzione di provare a farti l’aceto da sola? a me piacerebbe ma non oso… tienimi aggiornata sui tuoi esperimenti!!

    1. Avatar tascabile
      tascabile

      mi piacerebbe; dovrei prima capire come gestire la questione “gatti”. casa mia è costantemente piena di peli, non è il posto più igienico del mondo, dovrei forse provare al lavoro. un altro problema è quello di trovare una stanza dove la temperatura sia costante. devo ragionarci su (o trovare qualcuno che mi ospiti la damigiana!)

  3. Avatar Nicola Larosa

    C’è un intero istituto dedicato all’aceto: http://www.versatilevinegar.org/index.html . 🙂

  4. Avatar Francesca
    Francesca

    Io uso l’aceto in molte delle pulizie di casa, e mi trovo molto molto bene. Solo su una cosa non sono molto soddisfatta: quando pulisco i vetri e anche gli specchi con acqua e aceto rimangono un po’alonati..

    1. Avatar tascabile
      tascabile

      l’alone sul vetro è anche mio nemico. hai provato con il tergivetro? io ne ho trovato uno a poco, ho sperimentato e devo dire che si fa molta meno fatica e il risultato è migliore.

  5. Avatar franc

    Gli aloni rimangono non per colpa dell’aceto ma per via del calcare dell’acqua.
    Un metodo ancora più ecologico il panno di microfibra
    leggermente inumidito, volendo si può fare una seconda passata per
    asciugare/lucidare con un pezzo asciutto del panno.

  6. Avatar paola macrini
    paola macrini

    Ciao,
    da pochissimo mi sono dedicata alle pulizie di casa e con mio enorme stupore ho scoperto che l’aceto è un fantastico detergente.
    Però sono un pochino preoccupata per l’eventuale effetto che l’acidità potrebbe recare a lungo andare sulle superfici che sto trattando.
    In particolare ho “inventato” un mix di 2/3 di acool e 1/3 di aceto di vino bianco che spruzzo sui sanitari e sul piano in acciaio della cucina. Non risciacquo con acqua ma strofino con carta fino ad asciugatura e lucidatura… il risultato è fantastico e velocissimo! ma secondo voi potrei avere problemi per non riscacquare l’aceto? e vi sembra sufficiente per la detersione profonda del bagno o va alternato ai detersivi tradizionali?

    grazie mille

  7. Avatar marta
    marta

    Sul forum promiseland di Fabrizio Zago ci sono moltissimi suoi interventi che spiegano quanto l’aceto sia più inquinante rispetto all’acido citrico e più dannoso per elettrodomestici e per la nostra salute visto che usato sull’acciaio inox libera nichel, che é risaputo essere altamente allergizzante. 🙂