Autoprodurre il kefir di latte

kefir_lattell kefir di latte è una bevanda ricca di fermenti lattici e probiotici ottenuta dalla fermentazione del latte. A detta degli esperti, riequilibra la flora batterica intestinale, stimola il sistema immunitario, ha proprietà antibiotiche e difende l’organismo da microbi e funghi (come ad esempio la candida albicans). È molto difficile trovare il kefir già pronto, quindi in genere viene preparato in modo casalingo.

Per produrlo a casa propria, servono una manciata di fermenti, latte, un colino e due contenitori, di cui uno a chiusura ermetica.

I fermenti, diversi da quelli dello yogurt, si possono trovare in farmacia, nei negozi che trattano il biologico, oppure su internet, in vendita o in regalo. Appaiono come piccoli granuli bianchi e per ottenere da loro un buon kefir, basta metterli in un contenitore pulito (io utilizzo una grossa tazza per la colazione), aggiungere latte fresco intero e coprire  non ermeticamente, per evitare che la fermentazione faccia esplodere il tappo (io appoggio sulla tazza un piatto). Lasciate il contenitore a temperatura ambiente e dopo 24 ore, i fermenti avranno fatto il loro lavoro. Per dividerli dal kefir, versate tutto in un colino appoggiato su un vasetto di vetro e fate filtrare, aiutandovi con un cucchiaio. A seconda della quantità di latte che avrete adoperato, otterrete una bevanda liquida oppure un composto denso, simile allo yogurt. Il kefir ha un sapore decisamente acido; potete consumarlo così ma, se non vi piace, potete aggiungere dello zucchero, del fruttosio, del miele o qualche cucchiaino di marmellata. Chiudete il contenitore ermeticamente e riponetelo in frigorifero, dove si conserverà per circa una settimana.

Lavate con acqua fresca i fermenti rimasti nel colino e riponeteli di nuovo nel contenitore (precedentemente lavato) che utilizzate per la fermentazione; ricopriteli di latte e ricominciate dall’inizio. In questo modo, avrete ogni giorno  il vostro kefir fresco; se volete interrompere la produzione, potete congelare i fermenti e ricominciare ad utilizzarli quando ne avrete voglia. Esistono anche tutorial in rete, dove potete vedere nel dettaglio tutte le fasi della preparazione.

I fermenti cresceranno man mano che li adopererete; quelli in eccesso potete mangiarli, regalarli, venderli, congelarli o semplicemente buttarli (ma, nell’ultimo caso, sarebbe un peccato; molto meglio regalarli o congelarli).

Un’ultima cosa: produrre da soli il kefir, o lo yogurt in genere, ha almeno altri due aspetti importanti, oltre a quelli legati ai benefici sulla salute e al risparmio. Il primo è che il vostro yogurt sarà sicuramente un prodotto più buono e genuino rispetto a quello che potete trovare sugli scaffali dei supermercati. Il secondo riguarda l’eliminazione dei rifiuti: pensate a quanti vasetti di yogurt non vengono immessi nell’ambiente grazie all’autoproduzione.

2 risposte a “Autoprodurre il kefir di latte”

  1. Avatar Paolo
    Paolo

    Tutti dicono di non lavare con acqua il kefir di latte, come mai tu usi l’acqua che puo’ contenere cloro oppure calcare? Grazie per una risposta.

    1. Avatar tascabile
      tascabile

      Ciao, non me la sentivo di comprare acqua in bottiglia solo per lavare il kefir; a me i fermenti non sono mai morti usando l’acqua del rubibetto. Per stare più sicuri si può comunque usare l’acqua filtrata dalla caraffa.