Ceretta ecologica

La ceretta naturale per eco-pigre

Ormai conosciamo la sugaring (o ceretta araba) e tantissime spignattatrici o eco-attente se la preparano da sole, seguendo una ricetta e un procedimento noti a tutte. Si tratta di mescolare a caldo zucchero, acqua e limone e, detta così, sembra una passeggiata. In realtà, pur trattandosi solo di tre ingredienti, sbagliare le dosi o i tempi di cottura, è un attimo. Chi ha provato a realizzarla sa che al primo tentativo non è così semplice che il risultato sia come ce lo aspettiamo, anzi, ci si ritrova a spalmarsi di una melassa rovente, oppure ad avere a che fare con una resina dura come un sasso. Seguono demoralizzazione, sconforto e telefonata all’estetista.

Per fortuna esiste in commercio un prodotto uguale a quello che prepareremmo noi se fossimo bravissime. Così tutte le spignattatrici alle prime armi e le vorrei ma non posso spignattare (ma anche le potrei ma non voglio), possono comprare la sugaring pronta all’uso di Najel. L’INCI è cortissimo: acqua, zucchero, succo di limone. Io l’ho acquistata da una consulente Rosso Limone e l’ho pagata poco più di 10 euro; nella confezione, oltre al barattolo di sugaring e alle due palettine per applicare la cera, si trovano anche dodici strisce riutilizzabili, abbastanza resistenti da durare oltre la fine del barattolo.

Per utilizzarla basta riscaldare il contenitore (di plastica) in acqua calda per qualche minuto o in microonde per qualche secondo; se la cera si scalda troppo basta mescolarla per poco tempo e aspettare che sia non troppo più calda della temperatura corporea. Dopodichè se ne preleva una piccola quantità con la spatola, si stende sulla parte da depilare, si applica la striscia e si tira (io lo faccio contro pelo, anche se le istruzioni dicono di strappare nel senso della crescita dei peli). La striscia si può riutilizzare per diversi strappi, applicando cera nuova sulla pelle. Lo strappo è efficace e non particolarmente doloroso, la pelle non si irrita e i peli ricrescono leggermente più lentamente. Trattandosi di acqua, zucchero e limone, risciacquare la pelle, le strice e i residui sulla paletta o colati sul barattolo è un’operazione che dura pochi minuti (basta usare dell’acqua calda).  La durata del barattolo è soggettiva: io ho consumato tutta la sugaring in due mesi e mezzo utilizzandola quattro o cinque  volte su gambe e inguine. La spesa per una singola ceretta è quindi di poco più di 2 euro, sicuramente più che a prepararsi la sugaring in casa ma meno che farsi fare la ceretta dall’estetista, senza contare che non ho ancora trovato un’estetista che usi questo metodo.

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6 risposte a “La ceretta naturale per eco-pigre”

  1. Avatar velvetlolita

    Guarda, io l’ho sempre preparata a casa senza usare l’acqua, ed è semplicissima! E’ veramente difficile sbagliare, basta infatti rispettare la proporzione limone:zucchero 1:4. Se vuoi vedila sul mio blog, è l’ultimo post fatto 🙂

    1. Avatar tascabile
      tascabile

      eppure sbagliano in molte, almeno stando ai vari forum di discussione in cui tantissime spignattatrici si lamentano di non trovare le proporzioni giuste e/o i tempi di cottura.
      ammetto che io per prima ho combinato parecchi disastri 🙂

    2. Avatar erica
      erica

      Ma si possono utilizzare anche le palline di cera? 🙂

  2. Avatar Francesca
    Francesca

    Ciao 🙂 non ho mai provato questa ceretta araba… però da un po’ ho smesso di usare, per motivi ecologici, la ceretta ‘in strisce’ (insomma, per intenderci, quella che si compra al supermercato o simili)…adesso uso, di norma, il silk-peel… volevo chiederti, tu che ne pensi a livello ecologico? 🙂 è vero che, quando lo si usa, consuma un po’ (non credo molta) di energia elettrica, però almeno non produce scarti (a parte i peli che si sono staccati :D) e anche a livello economico mi sembra conveniente (se non lo si rompe accidentalmente, dura qualche anno e costa sui 60 euro circa)…
    mi interessa una tua opinione, se ti va… sono un”ecologista alle prime armi’ 🙂
    ciao ciao

    1. Avatar tascabile
      tascabile

      io uso da anni il silk-epil e mi sembra una soluzione abbastanza eco-friendly perché è vero che avrà un impatto ambientale produrlo e si consuma energia elettrica ad utilizzarlo però come dici tu dura parecchi anni (ma veramente molti) e quindi è molto meglio di tante soluzioni usa e getta. personalmente mi ci trovo benissimo, però ci sono delle parti del corpo che non riesco a depilare con il silk-epil (zone in cui la pelle è più delicata, quindi lo strappo è più doloroso) e quindi preferisco la ceretta perché lo strappo deciso è più sopportabile. c’è anche da aggiungere che la ceretta offre una depilazione più precisa e evita la formazione di peli sottopelle, quindi alterno la ceretta al silk-epil anche per questi motivi 🙂

  3. Avatar Francesca
    Francesca

    Grazie del feedback 😉 ma sai che io avevo invece l’impressione che depilasse addirittura meglio della ceretta? vero è che io ho sempre usato le strisce a freddo e non ho molti peli, quindi alla fine della fiera me la cavo, ora come ora, con il solo epilatore coadiuvato da pinzette se proprio qualche pelo rimane 🙂 per casi estremi terrò presente questa soluzione!!
    nota culturale: hai visto il film ‘Caramel’? a me è piaciuto molto e te lo consiglio. In pratica ‘caramel’ è appunto uno dei vari nomi di questo ‘sugaring’…il film è di una regista se non sbaglio libanese, molto brava e le sue tre protagoniste gestiscono un salone di bellezza… 😉